Il mio "studio tra le nuvole": Lucilla Carcano ci racconta la sua Arnica

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Lucilla Carcano non è solo un'artista: è una biologa che usa il pennello per farci innamorare della natura. In esclusiva, ci svela i dettagli e i segreti della sua magnifica opera sull'Arnica montana, realizzata per il Botanical Art Worldwide. L'opera è il frutto di due intense estati trascorse alle nostre coltivazioni di Piancavallo – il suo personale "studio tra le nuvole" – dove ha potuto studiare, disegnare e dare vita ai bozzetti preparatori che hanno portato al capolavoro finale.

Alla fine dell'intervista l'opera finita.

 

Lucilla, raccontaci un po' di te. Chi è un'artista botanica?

Sono nata sulle Alpi, in Val di Susa, ma durante la mia infanzia la mia famiglia si è spostata a Roma, dove dopo gli studi universitari in Biologia ho iniziato a lavorare come illustratrice scientifica. Più tardi mi sono trasferita in Liguria ed oggi vivo sull’Appennino, ai confini del Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo.

Qui la vista spazia tra il mare e le Alpi: dalle spiagge liguri ai boschi misti dell’Appennino piemontese, in una manciata di chilometri si susseguono una varietà di ambienti caratterizzati da una flora ricca e diversificata. Passeggiando sui sentieri ed esplorando boschi e torrenti ho imparato a conoscere molte specie vegetali, attraverso l’osservazione e il disegno. Nel tempo, studiando i colori dei fiori o delle foglie in autunno e il modo in cui i pigmenti vegetali si mescolano tra loro creando infinite combinazioni, ho sviluppato la mia tecnica dell’acquarello.

Giugno 2024: Lucilla Carcano nel suo "studio tra le nuvole" a Piancavallo (Foto di Andrea Rebora)


Diventare un’artista botanica mi ha permesso di conciliare la formazione scientifica con la curiosità per il mondo naturale e la passione per l’arte che mi accompagnano fin dall’infanzia. Quel che preferisco nel mio lavoro è la stretta interconnessione tra natura e arte. Imparare l’arte dalla natura e insegnare ad amare la natura attraverso l’arte. Seguire le piante fin nei loro luoghi di origine per studiarle con matite e pennelli. Fare rete con altri artisti che hanno a cuore l’equilibrio dell’ambiente naturale.


Quando è nata la passione per il disegno e per l'arte botanica? Come sei arrivata a fare questo mestiere?

Potrei dire di essere nata con la matita in mano! Fin da piccola il disegno ha fatto parte dei miei giochi e passatempi preferiti. Poi durante gli anni del liceo ho fatto l’apprendista in uno studio di illustrazione pubblicitaria, e infine all’Università mi sono appassionata all’illustrazione scientifica, grazie al professor Sandro Pignatti che per primo mi affidò il compito di illustrare le piante della flora laziale.

Nel corso degli anni ’90 sono entrata in contatto con il mondo dell’arte botanica, che viveva in quel periodo il suo “rinascimento” con la nascita della collezione di Shirley Sherwood in Gran Bretagna. Ho iniziato a studiare e frequentare mostre in giro per l’Europa, e insieme ad un piccolo gruppo di “pionieri” ho partecipato nel 2004 alla fondazione della prima associazione degli artisti botanici italiani, Floraviva.

Lucilla Carcano al lavoro sul bozzetto iniziale dell'Arnica montana


Come ti è venuta in mente l'Arnica montana per la mostra Botanical Art Worldwide?

Da anni sono socia dell’Associazione degli Artisti Botanici Americani (ASBA). Nel 2018 l’ASBA ha lanciato il progetto Botanical Art Worldwide, invitando gli artisti botanici in ogni paese del mondo ad organizzare una mostra dedicata alla propria flora autoctona e istituendo per il 18 maggio la Giornata Mondiale dell’Arte Botanica. Il progetto ha avuto successo ed anche l’Italia ha aderito, con una mostra svoltasi all’Orto Botanico di Padova (Ritratti di flora italiana, 2018).

Nel 2022 è stata annunciata la seconda edizione di Botanical Art Worldwide, dedicata questa volta alle piante oggetto di coltivazione nelle diverse culture del mondo. Erano molti anni che desideravo dedicare del tempo allo studio dell’Arnica montana, una pianta per me leggendaria, le cui preziose virtù curative avevo già sperimentate personalmente. Ho quindi deciso di partecipare alla nuova edizione di Botanical Art Worldwide con un lavoro dedicato all’Arnica.


Come sei arrivata a noi?

Sapevo di dovermi rapportare con una specie protetta, oggetto di massiccia raccolta illegale; io stessa avevo visto sul Monte Antola, in Liguria, i capolini dell’Arnica, che lì cresce spontanea, sistematicamente tagliati da qualche mediocre erborista. Così ho iniziato a documentarmi sulla sua coltivazione, e sono arrivata ad ARMO1191. Con una telefonata, alla quale ha risposto Francesca, è iniziata la bella avventura della nostra collaborazione.

Lucilla Carcano insieme ad Antonio Conzato e Francesca MunerLucilla Carcano insieme a Francesca Muner e Antonio Conzato di ARMO1191


Raccontaci le difficoltà e le sfide che hai affrontato per completare quest'opera...

Per due anni, in giugno, ho frequentato le coltivazioni di ARMO1191 a Piancavallo; in quello che ho soprannominato lo studio tra le nuvole ho trascorso ore beate disegnando i grandi fiori gialli visitati dalle farfalle e da molti altri insetti. Ho realizzato numerosi schizzi delle varie parti della pianta e delle diverse fasi della fioritura, dal bocciolo al fiore maturo. Ho preso nota dei colori confrontandoli con la mia tavolozza.

Piano piano ho creato la composizione, nella quale dovevano assolutamente trovare posto anche le farfalle Vanessa cardui e Aglais urticae con i loro vividi colori. Perciò sono andata nel laboratorio di studio del Museo di Storia Naturale di Genova, dove ho raccolto schizzi ed appunti sulla forma, il colore ed il pattern delle ali di queste due specie di Lepidotteri. Per realizzare la tavola ad acquarello sono state necessarie molte ore di minuzioso lavoro, ma a fine novembre 2024 la tavola era pronta per la selezione della mostra!

Dettaglio del bozzetto dell'Arnica montanaL'Arnica montana: dettaglio del bozzetto preparatorio


Dove si è tenuta la mostra a cui hai partecipato con l'opera sull'Arnica?

La mostra Raccolti e racconti-La biodiversità nell’arte botanica, edizione italiana di Botanical Art Worldwide 2025, ha avuto due sedi: l’inaugurazione ufficiale, in maggio, è stata a Castel Belasi, Campodenno (TN), a cura del MUSE di Trento. Successivamente la mostra è stata nuovamente presentata a Pisa, nel Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi. La mostra è corredata da un catalogo curato dal MUSE di Trento.


Sei soddisfatta del risultato?

La realizzazione di una tavola complessa ad acquarello è un processo lungo e laborioso, nel corso del quale si attraversano varie fasi, dall’esaltazione alla noia, dal piacere creativo alla perplessità. Appena ho terminato un lavoro raramente mi sento soddisfatta del risultato: è necessario prendere le distanze dalla propria “creatura” per recuperare l’obiettività del giudizio.

Solo quando, mesi dopo, ho visto il mio acquarello incorniciato ed esposto nella mostra, coi suoi colori luminosi e l’attraente volo di farfalle, ho capito che sì, sono soddisfatta del risultato! Però mi resta un desiderio ancora inappagato: dedicare un nuovo ritratto al fiore dell’Arnica nella sua ultima fase di sviluppo, quando i petali gialli lasciano il posto al pappo piumoso, fase che tra l’altro coincide col momento della raccolta dei semi.

Lucilla Carcano di fianco alla sua opera sull'Arnica montana alla mostra di Pisa presso il Museo della Grafica di Palazzo LanfranchiL'opera sull'Arnica montana esposta a Pisa nel Museo della Grafica per Botanical Art Worldwide, 2025 (Foto di Rachele Bianco)


Parlaci del ricordo che ti è rimasto delle nostre montagne

Prima di questa avventura non conoscevo il Friuli, se non per una vacanza coi compagni di Università. Grazie all’Arnica ho scoperto montagne bellissime e un’incantevole flora d’altitudine, che vorrei tornare a studiare e disegnare. Ma soprattutto ho incontrato persone deliziose, sensibili ed accoglienti con le quali la collaborazione è diventata subito amicizia!

Sono stata coccolata, supportata durante il mio lavoro e invitata all’annuale Festa dell’Arnica organizzata da ARMO1191 prima della raccolta. Il prossimo anno mi piacerebbe molto essere presente nella fase di raccolta, con le mani libere da matite e pennelli in questo caso!


Quali sono i tuoi lavori principali e dove si trovano?

Non so più quanti ritratti di piante ho realizzato dai miei primi lavori a china degli anni ’90… Sono orgogliosa di essere presente in alcune importanti collezioni pubbliche, come la Lindley Library di Londra, il New York State Museum di Albany o l’Hunt Institute for Botanical Documentation di Pittsburgh. Miei lavori più recenti si trovano presso la galleria Forum Botanische Kunst in Germania, fondamentale punto di riferimento degli artisti botanici europei.

In Sudafrica, nella Hannarie Wenhold Botanical Art Gallery, sono esposte quattro mie opere che fanno parte della collezione del Grootbos Florilegium, un bellissimo progetto dedicato alla straordinaria flora sudafricana, tuttora in fase di crescita. Infine, quest’anno ho realizzato su commissione una piccola collezione dedicata alle piante mediterranee dal titolo Frammenti dal mare per l’Hotel Splendido Portofino.

Lucilla (la prima a sinistra) in uscita di osservazione della straordinaria flora sudafricana, in compagnia di un gruppo internazionale di artisti per il Grootbos Florilegium, 2021Lucilla (la prima a sinistra) in uscita di osservazione della straordinaria flora sudafricana, in compagnia di un gruppo internazionale di artisti per il Grootbos Florilegium, 2021 (foto di Chris Lochner)


Cosa ti piace di più del tuo lavoro?

Sono affascinata dalla storia dell’illustrazione scientifica e dalla relazione tra l’arte e le scienze naturali. Dai primi erbari manoscritti fino ad oggi, lo sguardo degli artisti sulla natura è stato sempre portatore di nuove consapevolezze. Oggi gli artisti botanici possono dire molto sull’attenzione dovuta al mondo vegetale, dal quale dipende tutta la vita sulla Terra.

Personalmente poi, ogni volta che mi pongo davanti a un nuovo soggetto con la matita in mano provo lo stesso senso di stupore e scoperta di quando ero bambina, e questo mi piace moltissimo.


Progetti futuri?

Attualmente sono impegnata con la realizzazione di una nuova serie di tavole per il Grootbos Florilegium. E’ una gioia lavorare per questo progetto collettivo, che declina in senso assolutamente contemporaneo l’antica tradizione dell’arte botanica.

Tra i miei progetti per la prossima estate c’è però anche una bella vacanza in Friuli nella stagione di fioritura dell’Arnica!

E allora noi non possiamo fare altro che ringraziarti e dirti che ti aspettiamo con il cestino in mano per la prossima estate. Nell'attesa ci godiamo la tua splendida opera d'arte che ora fa bella mostra di se nella nostra sede!

Arnica montana L. disegnata dall'artista botanica Lucilla CarcanoL'opera finita: la meravigliosa Arnica montana nata dal pennello di Lucilla Carcano

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