A Piancavallo succede sempre qualcosa di magico

Giunta ormai al termine l'intensa stagione estiva, è stato bello soffermarsi qualche istante per tornare con la mente ai momenti che si sono susseguiti durante questi mesi. Ed è proprio il caso di dirlo: a Piancavallo succede sempre qualcosa di magico!

Un'oasi di pace

C'è un posto, a pochi minuti di strada dalla vita frenetica di tutti i giorni, dove ci si può rifugiare per un po' di tempo, dove il telefono prende poco o non prende proprio. Ognuno lì può trovare un suo angolo appartato, una sorta di oasi di tranquillità, dove liberare la mente e lasciare che pensieri, idee e sogni vaghino in libertà.

Denis Scarpante


In questo posto il contatto con la natura è diretto, totale, rilassante, a volte quasi surreale. Nelle giornate di cielo terso è possibile godere del panorama che si apre sulla pianura, osservare e individuare la propria casa o città, e qualche istante dopo imbattersi in un animale selvatico che si è soliti ammirare dal divano guardando qualche documentario. E il pensiero che viene in mente è: "Wow, veramente posso vivere questo a pochi minuti di macchina da casa?".

Questo posto si chiama Piancavallo.

Cervo deer Piancavallo

Riflessioni di un "ADMIN"

Quando ero piccolo, mio padre era solito leggermi le avventure di Rip Van Winkle, personaggio nato dalla penna  dello scrittore Washington Irving, che in autunno, quando l'aria rinfrescava, amava girare solitario tra le montagne di Caatskill, fermandosi nei luoghi da cui il suo sguardo poteva spaziare, dividendo lo spuntino con il suo cane e fumando la sua pipa.

Ispirato da questi ricordi, anche a me di tanto in tanto piace girovagare lungo la Passeggiata delle Malghe, nei pressi della nostra coltivazione di Arnica montana, lasciando che la mente si liberi e dimenticando momentaneamente i problemi quotidiani.

Casera del Medico Piancavallo

Qualche mattina fa, con la scusa di dover sbrigare dei lavori di manutenzione, ho approfittato e ho impostato la sveglia presto per salire in quota prima che facesse giorno. Passeggiare per i sentieri illuminati solo dalla luce della luna, ascoltare i rumori degli animali che si aggirano nel bosco e affacciarsi sulla pianura per contemplare il sorgere del sole sulla pianura veneto-friulana è un'emozione unica.

Una volta raggiunto un buon punto di osservazione ho individuato una bella pietra, mi ci sono seduto sopra, ho chiuso gli occhi e lasciato che il pensiero vagasse tra i ricordi di quest'anno che volge verso il termine, fino a quando si è fermato ad una splendida notte di fine gennaio.

Passeggiata delle malghe Piancavallo

Un'intera stagione in qualche istante

Tutto è partito da li, una magnifica ciaspolata in notturna, al chiaro di luna lungo, la Passeggiata delle Malghe. Ricordo che passando per la nostra coltivazione ho pensato: "Chissà se ci sarà ancora qualcosa quando si scioglierà tutta questa neve!" (circa 1,20m sopra le nostre piante di Arnica).

Ciaspolata Passeggiata delle malghe

Uno dopo l'altro hanno cominciato a susseguirsi dei flashback: la fresatura del nuovo terreno da coltivare (c'è sempre tensione fino a quando non si scopre cosa si nasconde sotto l'erba), i giorni passati a rastrellare, livellare e rimuovere a mano tutte le zolle di troppo per preparare la terra alla piantumazione.

Stefano Pozzan

Poi l'arrivo delle nuove piantine dal vivaio (40.000 circa), trapiantate a mano una per una, in mezzo alla nebbia, sotto alla pioggerellina e camminando nel fango fino a sprofondare. I pranzi al sacco, le pastasciutte da Belli's food truck (una manna dal cielo), le battute con i compagni di lavoro, di fatica e di merende. I racconti del pastore Luca, le pennichelle post pranzo buttati dove capitava.

Nel frattempo i primi fiori che si aprivano, il sole che finalmente li aiutava, i preparativi per la Festa della Raccolta, quelli per l'aperitivo al tramonto con gli amici di InTheLoop (che serata memorabile!) e poi... Boom! La fioritura. Imprevedibile come sempre, mai così abbondante come quest'anno. Le ceste piene di fiori, le corse avanti e indietro dall'essiccatoio per svuotarle, i volti di chi ci è venuto ad aiutare.

Arnica team ARMO1191 Piancavallo

E infine la pulizia delle erbacce, operazione antipatica, lunga, faticosa (fatta rigorosamente a mano) ma essenziale. L'ultimo sfalcio dell'erba, lo smontaggio delle reti antigrandine in vista dell'inverno, gli ultimi fiori rimasti indietro che piano piano sfioriscono. La consegna dell'Oscar Green FVG.

Stagioni diverse

E poi... silenzio. Riapro gli occhi, il sole sta sorgendo e mi scalda il viso, mentre una leggera brezza mi fa venir voglia di fare dei bei respiri profondi. Ricordo perché sono qua, devo sistemare un cartello e prendere delle misure. In lontananza si sente qualche cervo bramire, degli uccelli si inseguono. Chi lo sa, penso, magari potrei veder sbucare Rip Van Winkle da dietro qualche albero.

Passeggiata delle Malghe Piancavallo

Il panorama è mozzafiato, il bosco sta cominciando a vestire gli abiti autunnali, il cielo è una tavolozza di colori: non c'è nessun altro posto in questo momento dove vorrei stare.

Questo posto si chiama Piancavallo. E qui, in ogni stagione, succede sempre qualcosa di magico! 🍂

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